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il chiostro del Convento dal campanile |
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Il convento
L'edificio fu iniziato al principio del '600, dopo che la comunità
locale decise di costruire una chiesa sul posto della piccola edicola medievale
dedicata alla Madonna del Giglio.
Nel 1626 il chiostro era già terminato e affrescato, era quindi completato
il primo corpo dell'edificio sorto dove prima era solo un piccolo caseggiato
per i 'santesi' custodi dell'originario santuario.
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il chiostro del Convento dal campanile |
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Sul crocevia delle strade per Viterbo-Roma e Orvieto, sembra essere stato
un luogo ideale di sosta per i pellegrini della via Francigena che volessero
deviare per Orvieto e visitare, dopo l'altare del miracolo eucaristico sulla
tomba di Santa Cristina in Bolsena, anche la cappella del miracolo del Duomo
di Orvieto, sede vescovile.
Sufficiente per le esigenze dei primi frati che presero in
cura il santuario, il convento cominciò a diventare troppo piccolo
a metà del '700 quando, anche grazie al contributo di un membro dell'ordine
diventato cardinale e proveniente dal vicino paese di S.Lorenzo Nuovo, fu
ingrandito con l'aggiunta di due bracci verso ovest.
Nell'800 si aggiunse un piano sull'ala nord. Il Convento arrivò ad
ospitare più di 70 persone stabilmente residenti. Dal secondo dopoguerra
cominciò una progressiva diminuzione della presenza dei frati.
Attualmente proprietà della Provincia Romana dei Frati
Minori, che lo riacquistò dallo Stato dopo l'esproprio del 1870, è dal
1997 gestito dall'Associazione 'Punti di Vista' che vi conduce, tra le altre
attività, una casa per ferie, utilizzata per iniziative e seminari finalizzati a promuovere i valori stabiliti nel proprio statuto, continuando la manutenzione ed il progressivo
recupero.